
Sono il prodotto della mia generazione,
il risultato del tempo che passa, la vittima del mio orgoglio, una
bella distrazione, il silenzio che segue l'applauso, la vertigine
quando sei teso. Sono acqua di fonte e il suo contrario, l'attesa o
la disillusione, sono gli occhi di un amico, il pericolo improvviso,
imprevisto che aspettavi, l'ovvio che ormai non speravi più.
Sono le storie che invento, sono il
vento che hai dentro, sono la favola dell'altroieri e sono quello che
vorrai sia da domani.
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